I racconti del Prione 2017: «Cime du Diable» di Nando Pozzoni

Queremos presentaros el relato «Cime du Diable» de Nando Pozzoni, che obtuvo mención como finalista en el concurso literario » IL Prione» y acaba de ser publicado en la correspondiente antología.

Comunicato della guria 2017

Extracto de «Cime du Diable»:

Il borgo si trova nell’ Alto Monferrato, ai confini con la Liguria. Si stende lungo il crinale di un’ altura sui 700 m.di altitudine , isolata da quelle circostanti. Questa particolare posizione ne fa uno straordinario belvedere che spazia dalle Alpi Marittime e dagli Appennini Liguri fino alla Pianura Padana occidentale e ai primi contrafforti delle Alpi Retiche. Le cime di Argentera, Monviso, Levanne, Gran Paradiso e Monte Rosa sono inseparabili compagne dei suoi orizzonti; a ciò aggiungasi, verso sud, la particolare luminosità del cielo che emerge dallo spartiacque costiero, annunciando il Mar Ligure. Marianna e Giorgio, titolari in loco di un vivaio specializzato in flora alpina e mediterranea, ci avevano accompagnato Jaime, loro cliente e amico di origine colombiana, durante un tramonto di fine agosto, in uno scenario di sfavillante limpidezza. Lo spettacolo della catena alpina occidentale dalla piazza principale del borgo era superbo. Quella sera, dunque, in un varco delle Alpi Liguri, che chiudevano verso sud-ovest l’ arco montuoso, era comparso, come una visione fantastica, un lontano massiccio di guglie e canaloni illuminato dalla luce del tramonto, sbucato come un intruso in un panorama che da oltre trent’ anni Marianna, Giorgio e gli altri abitanti del luogo avevano visto sempre uguale ; era come se un’entità titanica si fosse divertita a montarlo in quella strana occasione. I tre continuavano ad ammirare, come incantati, quella presenza dal sapore fiabesco, finché il colombiano, che aveva con sé un binocolo, aveva voluto scrutare la assurda apparizione per assicurarsi che non si trattasse di nuvole vaganti dietro la catena montuosa. Ma tutto era reale, proprio un lontano castello di vette rocciose e precipizi.
Frattanto, non si erano accorti dell’ arrivo del vecchio Arnaldo che, zoppicando, si era affiancato a loro, guardando con interesse quel massiccio lontano.
“ E’ la Cime du Diable, la Cima del Diavolo – disse, quasi avesse letto nel pensiero dei tre – Si può dire che compaia ogni trenta – quarant’ anni, quando l’ aria è particolarmente limpida e il sole ci batte sopra in modo speciale.“


Nando Pozzoni